Una società che voglia dirsi civile, evoluta, giusta, in una parola: democratica, richiede che ogni donna, ogni uomo, abbia un lavoro minimo garantito. L'adeguato, ideale ambito in cui offrire questo diritto è il Pubblico Impiego.

Anche per questa ragione occorre deciderci a rendere democratica la Centralità Pubblica, dunque il pubblico impiego, assegnando questo soltanto pro tempore, a tempo determinato. Allora sì avremo una vera Repubblica, una Res Publica, non più uno stato monarchico proprietà di una casta di assunti a vita, e per questo, insieme ad altri diritti fondamentali ora negati, godremo anche di un lavoro minimo garantito.
Un impiego pubblico non può essere concesso per tutta la vita lavorativa, dunque in via definitiva per i cittadini coevi con pari diritti e requisiti professionali, perché un bene comune può essere partecipato, di certo non posseduto. I poteri tutti della centralità* (concessi attraverso il Pubblico Impiego) non possono essere prerogativa di una minoranza che così diviene dispotica casta tiranna.

Capiamo bene, sviluppiamo e divulghiamo queste idee ... e noi tutti potremo beneficiare di una Banca del Pubblico Impiego in cui si possa prenotare un incarico secondo proprie capacità, competenze, esperienze e desideri.




*: poteri amministrativi, culturali, educativi, informativi, finanziari, fiscali,
giudiziari, d'ordine pubblico, militari, repressivi, sanzionatori, sanitari, scientifici, statistici,
agricoli, ecologici, edificatori, urbanistici, paesaggistici, etc. etc. etc.


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