L'antidemocratico ruolo delle ASSOCIAZIONI


Copyright © 47/05/18 Danilo D'Antonio - Alcuni diritti concessi





E' opinione sapientemente (quanto perfidamente) costruita che le associazioni siano un'ottima cosa, un sostegno alla democrazia. Di fatto le cose stanno ben diversamente, poiché proprio le associazioni tengono i cittadini lontano dai luoghi del potere, assorbendone le energie, svilendole e convogliandole dove non possano cambiare le cose.

Ma saltiamo un attimo di palo in frasca, pur rimanendo sulla stessa pianta velenosa.

Per lungo tempo il voto di scambio è stato un vero e proprio sistema e modo elettivo di accesso al Pubblico Impiego. Non si può certo fare di tutt'erba un fascio. I santi esistono e persistono in qualsiasi inferno. Tuttavia, specie in alcune zone d'Italia, il fenomeno è stato così diffuso che non sarebbe difficile trovare dei dipendenti abusivi. Il Pubblico Impiego infatti non è mai stato bonificato da coloro i quali si impossessarono di un lavoro, potere e reddito pubblici corrompendo, delinquendo.

Assunti a vita, costoro sono ancora lì. Nel cuore della Res Publica. Illegalmente. In dispregio ad ogni cittadino, etica ed ordinamento.

Sarebbe più che giusto aprire un'inchiesta su ogni dipendente pubblico per verificare la genuinità della sua assunzione. I carrieristi pubblici classificano noi sudditi in spietati studi di settore: ora, se la regola è valida per noi, dovrebbe applicarsi anche a loro. Non potendo esserci prescrizione per chi occupa illegalmente un ruolo pubblico. Sarebbe più che logico farsi promotori di un inevitabile processo di risanamento di una situazione che compromette dalle fondamenta la società e le nostre vite.

MA ALLORA PERCHÉ LE ASSOCIAZIONI TACCIONO? IL CARRIERISMO PUBBLICO È UN USO EREDITATO DAL FASCISMO, È ALLA BASE DELLA CORRUZIONE E CREA ESCLUSIONE CHE ALIMENTA LA MAFIA.

Eppure s'è mai vista un'associazione ergersi a denunciare tutto ciò? Noo? Allora traiamone le dovute conclusioni. Vuol dire che alle associazioni non interessa affatto risolvere i problemi che sempre tanto lamentano. Vuol dire che i loro scopi reali non corrispondono con quelli dichiarati. Perché altrimenti non parlerebbero d'altro.

Terribile guaio è che le ASSOCIAZIONI anti CORRUZIONE, anti FASCISMO, anti MAFIA, anti TUTTO sono una vera sciagura per l'umanità. Le associazioni afferrano le persone e le rendono MEMBRI: esseri che devon solo muovere la testa (come i cagnolini di pezza in auto) per dir SI' ai loro capi e capetti. Rimanendo fuori della loro Res Publica.

Al contrario esseri umani rimasti moralmente integerrimi e mentalmente indipendenti capiscono subito che, se vogliamo iniziare a vivere senza i problemi che abbiamo patito finora, bisogna una buona volta introdurre il mandato temporaneo in ogni Pubblico Impiego. Avremo così finalmente reso giustizia alla Repubblica Democratica italiana. La res privata può essere pure di qualcuno. Ma la res publica appartiene a tutti e può essere concessa solo a tempo determinato. Può essere partecipata ma non posseduta. Tutto ciò che è pubblico deve poter essere frequentato da quanta più gente sia possibile. Così da stabilire un degno patto sociale: che coinvolga, renda partecipi, accresca interiormente, aiuti ad evolvere e responsabilizzi ognuno. Il Pubblico Impiego dev'essere come un GIARDINO od altro luogo PUBBLICO: aperto a tutti.

Divenga allora finalmente chiaro che la Repubblica Democratica è l'unica associazione politica che i cittadini possano accettare e di cui possano far parte. Si capisca che associarsi politicamente al di fuori della Repubblica Democratica è pratica con un unico obiettivo: lasciare tutto come orribilmente è.







DEMOCRAZIA = CONDIVISIONE DELLA RES PUBLICA




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